Si è tenuto ieri l’evento di IoTItaly denominato “Meet IOT: New Business Models” che ha avuto un successo molto incoraggiante.

Oltre un centinaio di persone hanno partecipato all’evento, più di 350 l’hanno seguito live in streaming e altre persone che stanno ancora “rivivendo” la registrazione dell’evento sul canale di Microsoft a questo link.

Il successo dell’evento dimostra che c’è molto interesse su come i modelli di business dell’IoT sconvolgeranno il modo di fare business delle aziende e su come le società devono prepararsi a questo cambiamento. Gli interventi dei diversi relatori sono riusciti a fornire un quadro ampio della portata dell’Internet of Things. Si è parlato di Industrial Internet of Things, di Smart Working, di Smart Home, di eHealth e dell’importanza del design nella creazione dei dispositivi IoT. E la “ciliegina sulla torta” è stato il panel finale in cui si è discusso del futuro dell’Internet of Things, di cosa deve cambiare in Italia per favorirne il successo e della necessità che la privacy non sia un ostacolo allo sviluppo delle tecnologie IoT.

La frase che è stata ripetuta più volte in tutti gli interventi è che “bisogna fare sistema in Italia”. Il nostro Paese è notoriamente bravo nell’alimentare lotte e dissidi interni, ma questi scontri rischiamo di mettere in discussione l’evoluzione dell’IoT in Italia. Questo potrebbe portare non solo a notevoli perdite economiche, ma addirittura mettere in discussione la sopravvivenza di molte imprese.

IoTItaly quindi deve essere il “missing piece”

1. tra pubblico e privato affinché iniziative come i € 65 milioni destinati da parte del MISE alle smart non siano investiti “a pioggia”, ma secondo modalità volte a massimizzare i benefici per il Paese. L’identificazione di tali modalità richiede il confronto con un soggetto come IoTItaly che sia rappresentativo di tutta l’industry che investe in Italia nell’IoT piuttosto che di interessi di parte.

2. tra aziende private al fine di poter creare occasioni volte a generare sinergie e nuove opportunità di business. Si è discusso che il futuro dell’IoT passa attraverso piattaforme aperte che sono in grado di interoperare con ogni possibile dispositivo, compresi quelli di imprese concorrenti. La competizione per la definizione degli standard dominanti nell’IoT è probabile che non si concluderà con alcun vincitore. IoTItaly può rappresentare il punto di incontro tra diverse realtà, contribuendo anche all’evangelizzazione circa le opportunità che possono derivare dallo sfruttamento delle tecnologie IoT.

Il prossimo incontro dell’associazione si terrà il 5 luglio e per maggiori dettagli è possibile scrivere a info@iotitaly.net

Per scaricare le presentazioni degli speaker segui questo link