di Alessandro Bassi

“Se siamo in grado di concepire in modo diverso il nostro governo, in modo che le interazioni tra il settore privato, le organizzazioni non profit, e il governo stesso siano più aperte, realizzando una sinergia tra la tecnologia, i dati e i social media per risolvere ogni problema, allora non ci sara nessuna sfida che non sia risolvibile” (Barack Obama)

Quasi due terzi degli americani al giorno d’oggi vivono nelle aree urbane. Secondo il governo americano, molte delle sfide della nostra generazione -dai cambiamenti climatici alla crescita equa al wellbeing e alla sanità – porteranno le città ad essere dei laboratori per l’innovazione. Il ritmo del cambiamento tecnologico, dall’elaborazione dei big data, all’intelligenza artificiale e all’IoT, che si può vedere -per esempio- nella rapida ascesa dei veicoli a conduzione automatica, porterà a radicali cambiamenti nel modo di “intendere” una città.

Per questo motivo, gli Stati Uniti -sotto l’egida diretta della Casa Bianca- hanno deciso di lanciare una iniziativa per le Smart Cities per realizzare una convergenza tra i vari settori (pubblico e privato) in modo da realizzare delle soluzioni che possano rendere le città più vivibili.

Gli investimenti federali in questo settore supereranno gli 75 milioni di euro, e saranno destinati a 4 settori chiave:

  • Clima: Quasi 15 milioni di dollari saranno destinati a due consorzi per aiutare le città ad affrontare le sfide energetiche e climatiche.
  • Trasporti: Più di 15 milioni verranno usati per nuovi stanziamenti per evolvere il futuro del trasporto urbano. Un’iniziativa di spicco in questo settore e’ la città di Chattanooga dove verrà testata per la prima volta una intera rete urbana di veicoli connessi e autonomi.
  • Sicurezza: Più di 10 milioni verranno usati per sostenere progetti legati alla sicurezza e alla risposta alle catastrofi naturali.
  • Servizi: Metrolab Network aiuterà le città ad adottare soluzioni innovative in programmi sociali, come, per esempio, una collaborazione tra tre contee circostanti Seattle e l’Università di Washington per utilizzare algoritmi di l’analisi predittiva per aiutare le persone senza fissa dimora a trovare delle abitazioni permanenti, mettendo le basi per un futuro di interventi personalizzato.