di Giulio Coraggio

Quale parte dei € 13 miliardi che il Governo si è impegnato ad investire per favorire la crescita dell’Industria 4.0, gli sgravi fiscali certamente ne rappresentano la componente più importante.

Il piano Italia 4.0 rappresenta un cambio di rotta decisivo del Governo nell’approccio volto a favorire gli investimenti nell’innovazione e in particolare nell’Industria 4.0 o Industrial Internet of Things.

In passato l’approccio era stato di finanziare l’innovazione con i soggetti pubblici che selezionavano di volta in volta i progetti. Il nuovo approccio, invece, è di lasciare ai privati la definizione di quali investimenti siano maggiormente adeguati alle esigenze della propria azienda, favorendo detti investimenti però tramite sgravi fiscali e una politica volta a creare le condizioni migliori per l’innovazione.

In questa direzione vanno i vantaggi fiscali previsti dalla bozza di Legge di Stabilità, come di seguito descritti dai miei colleghi fiscalisti Christian Montinari e Benedetta Lunghi.

Gli attuali benefici fiscali sono migliorati

Il prezzo di nuovi beni strumentali acquistati tra il 15 ottobre 2015 e il 31 dicembre 2016 era già stato aumentato ai fini unicamente fiscali del 40%. Questo aumento denominato “superammortamento” impattava la deduzione dell’ammortamento unicamente ai fini fiscali, comportando un maggiore ammortamento della deduzione, mentre il nuovo bene era registrato nel bilancio sulla base del suo valore storico.

L’aumento del 40% del prezzo fiscale dell’ammortamento dei nuovi beni strumentali è ora esteso con la nuova Legge di Stabilità ai beni acquistati

  • fino al 31 dicembre 2017;
  • oppure fino al 30 giugno 2018, se – al 31 dicembre 2017 – l’ordine d’acquisto del nuovo bene era stato accettato dal venditore e il 20% del prezzo d’acquisto era stato già pagato.

Ci sono però delle esclusioni a cui questo regime non si applica che devono essere valutate di caso in caso.

I nuovi benefici per gli investimenti nell’Industria 4.0

La bozza di Legge di Stabilità prevede un ulteriore vantaggio fiscale nell’ammortamento funzionale a favorire gli investimenti nell’automazione e nello scambio di dati derivante dall’utilizzo di tecnologie dell’Industria 4.0.

Il prezzo dei nuovi beni tecnologici elencati nell’allegato alla Legge Stabilità acquistati

  • entro il 31 dicembre 2017;
  • oppure fino al 30 giugno 2018, se al 31 dicembre 2017 l’ordine d’acquisto del nuovo bene era stato accettato dal venditore e il 20% del prezzo d’acquisto era stato già pagato

è aumentato del 150% ai fini unicamente fiscali, con la conseguenza che l’effetto sull’ammortamento è del 250%. Questo aumento denominato “iperammortamento” è rilevante, ancora una volta, unicamente ai fini fiscali, mentre il nuovo bene viene registrato nel bilancio sulla base del suo valore storico.

Inoltre, al fine di supportare le società che vogliono investire nelle tecnologie dell’Industria 4.0, il prezzo d’acquisto di nuovi beni intangibili elencati in un allegato alla Legge di Stabilità è aumentato del 40% unicamente ai fini fiscali.

Al fine di beneficiare dei vantaggi fiscali relativi all’Industria 4.0, la società deve depositare:

  • una dichiarazione in luogo di una perizia se il prezzo d’acquisto del bene è inferiore a € 500.000 o
  • se il prezzo è superiore € 500.000, una perizia che dovrà attestare:
    • l’eleggibilità dei beni per l’ammortamento, in quanto rientranti nelle categorie elencate nell’allegato alla Legge di Stabilità e
    • la circostanza che i beni sono legati al sistema di gestione della produzione o alla catena di produzione.

Si tratta di un’opportunità molto interessante che per essere del tutto sfruttata richiederà una delicata valutazione sia di carattere tecnico che fiscale. E le opportunità e le problematiche dell’Industria 4.0 saranno proprio l’argomento del convegno organizzato da IoTItaly il 6 dicembre presso il Kilometro Rosso i cui dettagli sono disponibili a questo link.