Il report annuale Technology Vision di Accenture indica la strada alla progettazione tecnologica: spazio all’esaltazione delle capacità umane. Settori inesplorati, mercato dei talenti free-lance e ingresso negli ecosistemi 2.0 alcune delle sfide che attendono l’impresa.

Prepariamoci a una tecnologia in grado di imparare a pensare sempre di più come le persone e di adattarsi ai loro desideri e bisogni, se non addirittura ad anticiparli. Sarà la centralità dell’uomo a garantire un ritorno alle aziende e i leader di mercato saranno coloro che evolveranno da fornitori a partner, sapendo trasformare le proprie organizzazioni anche internamente. Lo scenario che emerge dall’Accenture Technology Vision 2017, lo studio annuale del colosso della consulenza hi-tech sui trend tecnologici più rilevanti, mostra in che modo l’avanzamento nell’intelligenza artificiale, nell’Internet of Things e nell’analisi dei big data genererà un’innovazione destinata nel prossimo triennio a confondersi con il concetto di essere umano, sfumando i confini tra l’una e l’altro.

Del resto, è sempre stato nelle mani delle persone il potere di plasmare e utilizzare la tecnologia per stimolare un cambiamento positivo, migliorare la propria vita e trasformare le imprese e la società. Il report di Accenture, intitolato “Technology for people” e condotto su un campione di oltre 5.400 dirigenti d’azienda ed executive IT di tutto il mondo, suona come un appello ai leader delle organizzazioni a progettare e indirizzare attivamente la tecnologia, con l’obiettivo di aumentare e esaltare le capacità umane. Insomma, dalle persone alle persone. Quasi nove partecipanti su dieci sostengono che, nel contesto di un rapido progresso delle singole tecnologie, sia il loro effetto moltiplicatore a creare la vera rivoluzione.

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