di Alessandro Bassi

Le continue crisi economiche e finanziarie, cominciate nel 2007, hanno evidenziato una quasi totale impossibilità per le amministrazioni pubbliche di investire. L’assenza di risorse finanziarie, e la necessità di rispettare degli accordi internazionali come il patto di stabilità, hanno imposto delle spending reviews rigorose. Le autorità pubbliche devono dunque fare fronte a dei budget sempre più limitati e a delle richieste crescenti della cittadinanza, in termini di servizi.

A complicare ulteriormente questo quadro e’ il trend dell’urbanizzazione: ogni giorno circa 200.000 persone nel mondo lasciano le campagne per trasferirsi in città, aumentando le tensioni sociali e la necessità per le amministrazioni di migliorare le condizioni di vita all’interno delle aree urbanizzate.

Lo progressiva comparsa di nuove tecnologie che possono essere utilizzate in ambito urbano per lo sviluppo di quella che e’ nota come “smart city” può rappresentare una opportunità eccezionale per ridurre i costi e contemporaneamente offrire dei servizi alla cittadinanza; inoltre, possono servire da stimolo per una crescita economica: le aziende che possono sviluppare queste tecnologie possono creare un ecosistema, e “rivendere” le soluzioni ad altre municipalità.

Uno schema ideale per questa difficile quadratura del cerchio può essere il profit sharing: una azienda sviluppa una soluzione per la pubblica amministrazione, senza ottenere nessun pagamento ma soltanto una percentuale sui risparmi generati dalla sua soluzione. La situazione e’ chiaramente win-win, visto che permette alla pubblica amministrazione di risparmiare sulle spese correnti, offrendo un servizio migliore ai cittadini, e permettendo a delle aziende di sviluppare tecnologie innovative.

IoTItaly vuole lavorare assieme agli associati e alle autorità pubbliche per studiare dove e come simili progetti possono essere sviluppati con successo.