di Giulio Coraggio

L’evento di IoTItaly su come investire nell’Internet of Things ha fornito suggerimenti interessanti sia per multinazionali che per le start up.

Abbiamo assistito durante un primo pomeriggio pieno di spunti di rilievo agli interventi di

  • Roberto Saracco, direttore di EIT ICT Labs, che ha discusso della “Winding Road of Innovation” di come si passa dalla ricerca all’innovazione;
  • Maurizio Griva, Internet of Things Solution Manager di Concept Reply, che ha discusso della vision di Reply dell’Internet of Things e
  • Alessandro Bassi, co-fondatore di IoTItaly, che ha analizzato le attuali opportunità in Giappone e come questo mercato va approcciato.

L’innovazione ha nuove regole

I modelli di business del futuro non passano più tramite tradizionali business plan in cui si calcola il prezzo di produzione, il prezzo di vendita al cliente finale e il conseguente margine. L’innovazione comporta che nuove domande vengano poste.

Bisogna interrogarsi su chi paga per il servizio, quanto costa il servizio (che potrebbe essere anche gratuito) e dove sta il margine.

Si sta creando una asimmetria tra produzione e consumo. Ad esempio YouTube ha oltre un miliardo di utenti unici, ma non produce alcun contenuto, Uber è una delle società più grandi al mondo di servizi di taxi, ma non è proprietaria di taxi e Airbnb è il fornitore di servizi di pernottamento più grandi al mondo, non è proprietaria di alcuna real estate. Tale asimmetria richiede una diversa analisi di come definire il proprio business.

E’ una rivoluzione continua e ne abbiamo discusso anche nei precedenti articoli.

You can’t do I(o)t alone

La guerra per il successo nell’Internet of Things ha portato alla creazione di oltre 360 piattaforme IoT e ben 100 protocolli di comunicazione. L’interoperabilità è la chiave per la crescita dell’Internet of Things, ma bisogna focalizzarsi su collaborazioni piuttosto che puntare a dominare l’Internet of Things.

Il valore dell’Internet of Things non sta nelle piattaforme, ma nei dispositivi, nelle applicazioni e nei dati.

Il Giappone è un’opportunità, ma con le loro regole

Lo sviluppo delle tecnologie dell’Internet of Things in Giappone sta procedendo al rilento. Si tratta di un Paese con un PIL di $4,77 miliardi di miliardi (più del doppio di quello italiano) che rappresenta un’opportunità per le imprese italiane. Tuttavia i giapponesi hanno le loro regole e bisogna creare un rapporto di lungo termine, invece che approcciarlo all'”americana“.

IoTItaly avrà uno stand al Tronshow, la più grande conferenza sulle nuove tecnologie in Giappone e ha ottimi contatti – tramite Alessandro Bassi – con Ken Sakamura che è l’inventore dell’evento e una delle persone maggiormente inserite nel settore in Giappone.

Si tratta di un’opportunità che viene messa da IoTItaly a disposizione dei propri associati. Se volete maggiori informazioni sull’iniziativa potete inviare un’email a info@iotitaly.net

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