Lo studio di Aruba “The Internet of things: Today and tomorrow”: Chi ha già adottato il machine to machine registra benefici elevati. Ma la preoccupazione principale resta la sicurezza: in Italia l’81% del campione dice di aver subito violazioni.

L’85% delle aziende su scala globale e il 92% in Italia ha intenzione di implementare progetti di Internet of things entro il 2019 per innovare e rendere più efficiente il business. E’ quanto emerge dallo studio internazionale “The Internet of Things: Today and Tomorrow” pubblicato da Aruba, società Hewlett Packard Enterprise. La preoccupazione maggiore, però, rimane al momento quello della sicurezza delle connessioni e dei sistemi IoT, dal momento che tra gli “early adopter” si sono già registrati molti casi di violazioni informatiche.

La ricerca prende in esame un campione di 3.100 decision maker sia IT sia business di 20 Paesi, ed evidenzia che sebbene tutti i business leader (98% nel mondo, 99% in Italia) dichiarino di comprendere cosa sia l’IoT, molti di essi siano incerti sull’esatta definizione di IoT e del relativo significato per il proprio attività.

Dallo studio emerge che soltanto il 16% dei business leader aveva previsto ampi ricavi dagli investimenti IoT: eppure, a implementazione avvenuta, l’aumento dei ricavi è stato registrato dal 32% degli executive. In modo simile, solo il 29% degli executive si attendeva che le rispettive strategie IoT portassero a miglioramenti nell’efficienza di business, quando invece i risultati effettivi dimostrano come gli aumenti di efficienza siano stati sperimentati dal 46%.

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