L’industria dell’Internet of Things deve guidare i cambiamenti necessari per favorire la crescita dell’IoT secondo le autorità regolatorie italiane.

Ho partecipato la scorsa settimana, anche in rappresentanza di IoTItaly, ad una riunione molto interessante del Comitato permanente per i servizi di comunicazione Machine to Machine (M2M). Si tratta di un tavolo di lavoro istituito dall’AgCom che comprende tra i propri membri AgID, il Ministero dello Sviluppo Economico, l’Autorità di Regolamentazione dei trasporti e l’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il servizio idrico.

La riunione sullo Smart Meter Gas

La riunione verteva sullo smart meter gas e ci sono stati degli interventi interessanti da parte di associazioni di categoria e operatori di telecomunicazioni. La posizione comune di tutti i partecipanti è stata che lo smart meter gas deve diventare un gateway per l’offerta anche di servizi non relativi al gas. Infatti, queste tecnologie sono già nel 50% delle case italiane e possono rappresentare una fantastica piattaforma per servizi IoT.

Tuttavia, gli attuali ostacoli di carattere tecnico devono essere rimossi utilizzando ad esempio le eSIM che non richiedono un cambiamento della SIM in caso di modifica dell’operatore rendendo il c.d. switching più facile.

I regolatori hanno bisogno del supporto dell’industria dell’IoT

Aldilà dei contenuti delle presentazioni, ciò che ho apprezzato molto è stato l’impegno da parte dell’AgCom ad essere proattiva nella definizione di nuove regole per l’IoT in Italia. La loro posizione è che non vogliono attendere che emergano le problematiche per poi rimuoverle, ma creare il quadro normativo più favorevole per gli investimenti nell’IoT in Italia.

L’AgCom ha già compiuto una consultazione sull’Internet of Things i cui risultati sono molto interessanti, ma

ha bisogno dell’industria dell’IoT per sottoporre proposte agli organi politici al fine di rimuovere i c.d. “blocker” alla crescita dell’IoT

E questo contributo mi sembra che non sia stato del tutto presente alla riunione. Alcune associazioni di categoria e società hanno suggerito dei cambiamenti, ma nessuno ha sottoposto delle proposte dettagliate in relazione alla misure da adottare per favorire la crescita dell’IoT in Italia.

per questo il ruolo di associazioni come IoTItaly è ora fondamentale!

IoTItaly sta lavorando a delle proposte da sottoporre ai vari stakeholder a livello governativo e alle authority competenti. Ma queste proposte devono essere il risultato di discussioni all’interno dell’industry. Per questo motivo stiamo sollecitando il contributo dei membri di IoTItaly e dei soggetti interessati a partecipare all’iniziativa ad essere coinvolti nel progetto il più possibile.

L’obiettivo è che IoTItaly divenga un soggetto attivo a livello italiano e internazionale per definire le condizioni migliori per l’IoT.