I vertici di Sigfox, la societa francese “unicorn” che ha realizzato l’omonimo protocollo per gli oggetti connessi, ha perso Raoul Mallart, il suo chief technology officer, e Vincent Sabot, che gestiva le operazioni in Francia, Germania e Spagna. Queste due partenze seguono un trend, iniziato qualche tempo fa. Inoltre, l’azienda parrebbe aver chiuso I suoi uffici a Boston e San Francisco, e licenziato Christian Olivier, che era stato nominato presidente delle attivita nel nord america meno di un anno fa.

Secondo alcune fonti, confermate dal suo profilo LinkedIn, l’impegno di Mallart con Sigfox si è concluso a dicembre dell’anno scorso. Entrato nei vertici di Sigfox nel 2014 come VP dell’Innovazione e della proprietà intellettuale Mallart è diventato il chief technology officer della compagnia francese a marzo 2017.

Anche Vincent Sabot sembra aver lasciato Sigfox alla fine del 2018. È entrato a far parte dell’azienda nell’aprile 2016 come vice presidente dell’organizzazione e delle operazioni europee ed è stato responsabile della creazione e gestione delle vendite dei canali Sigfox, secondo il suo profilo LinkedIn.

Queste due partenze si inseriscono in un quadro globale non propriamente roseo per l’azienda Francese. L’azienda infatti è stata testimone di un esodo di top manager nel 2017 e nel 2018, con diversi abbandoni. La causa apparente è dovuta a divergenze di vedute sulla strategia aziendale con Ludovic Le Moan, co-fondatore e CEO di Sigfox. Un anno fa Xavier Drilhon, l’ex vice-CEO, Allen Proithis, responsabile delle attività nordamericane di Sigfox, e Thierry Siminger, che guidava operazioni in Medio Oriente e Africa avevano lasciato Sigfox, cosi come Olivier Martineau.  Il francese ha lasciato il suo ruolo di direttore finanziario a metà del 2018, dopo che Sigfox aveva mancato gli obiettivi di raccolta e raccolta fondi, ripetutamente ritardato un’offerta pubblica iniziale e ridotto il numero di connessioni su reti Sigfox.

Sigfox e l’internet of things

Fondata nel 2009, l’azienda ha sviluppato una tecnologia che fornisce connettività per oggetti come contatori intelligenti e monitor di temperatura. Le caratteristiche principali del protocollo Sigfox sono la poca larghezza di banda e una tecnologia estremamente efficiente e a basso costo. Il punto negativo di questa tecnologia è il fatto di essere proprietaria. Questo è chiaramente uno svantaggio rispetto agli standard come NB-IoT e LTE-M, che hanno caratteristiche simili.

Inoltre, molti analisti finanziari sono stati critici nei confronti dell’azienda dal momento che all’inizio del 2018 aveva riconosciuto che solo 2,5 milioni di connessioni erano “attive” sulle reti Sigfox. Precedentemente, Sigfox aveva affermato di supportare circa 10 milioni di connessioni.

Un anno fa Sigfox ha dichiarato di puntare a 6 milioni di connessioni entro la fine del 2018, ma non ci sono aggiornamenti recenti sul numero reale di connessioni.

 

Alessandro Bassi, Presidente IoTItaly