L’associazione pubblica un policy paper chiamando in causa l’esecutivo e suggerendo alcune azioni strategiche. Tra i punti chiave la creazione di una roadmap strategica, la riduzione della burocrazia e dei ritardi delle PA.

Nove azioni politiche che il Governo dovrebbe perseguire per favorire lo sviluppo dell’Internet of Things. Sono contenute nel policy paper presentato da Competere, associazione che produce studi, analisi e ricerche sulla innovazione e semplificazione delle organizzazioni complesse e sullo sviluppo sostenibile dei processi produttivi e decisionali, e puntano a sostenere le politiche innovative dell’esecutivo.

L’IoT, che secondo le previsioni di Cisco nel 2020 coinvolgerà 50 miliardi di dispositivi, sarà fondamentale nell’evoluzione futura di diversi settori industriali e dei servizi. Si tratta di una sfida che coinvolge direttamente il nostro paese e le prospettive dell’industry 4.0. “L’Italia offre ottime prospettive riguardo l’IoT e vi sono anche alcune eccellenze nel settore della ricerca – sostiene Giacomo Bandini, direttore generale di Competere -. Tuttavia non è chiaro come il legislatore intenda implementare politiche pubbliche di stimolo a questa evoluzione della rete e degli oggetti e, soprattutto, se vi sono investimenti strutturali per i prossimi 10-20 anni”.

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