Intervista a Elena Bonfiglioli, l’italiana alla guida dell’Health Industry business di Microsoft.

Portare la potenza dei big data e le soluzioni che su di essi si possono costruire dove è già possibile, con un approccio che punti a rompere il circolo vizioso delle promesse e dei continui rimandi temporali. “Fornire a ciascuno e a ogni organizzazione migliori soluzioni sanitarie richiede forti strategie – spiega Elena Bonfiglioli, che guida l’Health Industry business per Microsoft in Europa, Medio Oriente ed Africa – l’ecosistema dell’intelligenza artificiale va reso accessibile a tutti. Questo è ciò che chiamiamo democratizzazione dell’intelligenza artificiale nella salute”.

D’altronde lo scenario è sterminato: chi lavora nella salute – dai decisori ai medici fino, ovviamente, all’anello debole dei pazienti – potrà migliorare le performance ospedaliere, tenere le persone fuori dagli ospedali quando non occorre, incrementare le diagnosi precoci, specialmente nei casi di malattie rare, sostenere chi vive condizioni patologiche croniche verso una vita il più possibile normale.

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